“Book Descriptions: In un grande albergo svizzero, l’americano bianco, Giorgio Anderssen, convinto sostenitore dell’inferiorità della razza nera, sfida a scacchi il nero giamaicano Tom con l’intento di umiliarlo. Tom accetta la sfida. L’americano, abile professionista, segue una logica e una metodologia rigorose che già numerose volte lo avevano portato alla vittoria. Al suo gioco inflessibilmente razionale, l’uomo di colore contrappone un gioco apparentemente caotico e istintuale, senza alcuna coerenza né metodo. All’inizio della partita, l’alfiere nero cade a terra, l’americano rimedia al danno incollando le due parti della pedina con della ceralacca rossa. Ma ben presto, simile a un soldato dalla testa ferita su cui il rosso della cera bollente scorre come sangue vivo, l’alfiere diviene per lui il centro di un’ossessione crescente, che lo spinge accanitamente a inseguire quest’unico pezzo, fattosi più importante ai suoi occhi dello stesso scacco matto. Frattanto, il gioco apparentemente irrazionale di Tom si rivela essere una strategia astuta e machiavellica che lo porterà alla vittoria, offuscando completamente la lucidità dell’avversario...Considerato tra le migliori opere di genere fantastico dell’Ottocento italiano, "L'alfiere nero" è il primo di cinque racconti scritti da Arrigo Boito nel 1867. Qui, l’elemento razziale che dà il via alla sfida tra i due giocatori è in realtà soltanto un pretesto per mettere a confronto i due uomini, quali personificazioni di una dualità insita nell’esistenza umana. La dicotomia bianco e nero, luce e buio, padrone e schiavo, forze razionali contro forze istintuali, domina interamente il testo. Ma al centro del gioco c’è sempre la figura del titolo, l’alfiere nero, che sembra prendere vita nell’atmosfera allucinata del un eroico guerriero dal capo insanguinato, che continua a combattere fino alla morte.” DRIVE